Attesa per il voto sull’ingresso del M5s in esecutivo Draghi. Conte: “Voterei sì”.
ROMA – Un voto sull’ingresso del M5s in esecutivo Draghi. Viste le divisioni all’interno del Movimento e il rischio di una scissione, i vertici pentastellati hanno deciso di dare la parola agli iscritti.
La comunicazione è arrivata dal Blog delle Stelle. In un primo momento si era ipotizzato un voto tra il 10 e l’11 febbraio, poi Beppe Grillo ha annunciato il rinvio e, infine, si è deciso di farlo partire nella giornata di giovedì 11 febbraio dalle 10 alle 18.
Il quesito
Il quesito che sarà sottoposto agli iscritti è il seguente:
“Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super Ministro della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato da Mario Draghi?”.
Chi può votare
I quesiti specifici saranno comunicati nelle prossime ore. A poter esprimere il proprio pensiero saranno gli iscritti da almeno sei mesi, con documento certificato. Per prendere parte al voto, gli esponenti pentastellati dovranno effettuare l’iscrizione attraverso il proprio profilo personale e, subito dopo, verificare il bollino colorato accanto al nome. Se questo è verde, allora si potrà dire di sì o di no al Governo Draghi.
Mario Draghi sale al Colle dopo il voto sul M5s?
Mario Draghi al Colle dopo il voto del M5s? Le tempistiche non sono ancora chiare, ma la decisione presa dal MoVimento dovrebbe garantire un passaggio in tempi brevi. La salita al Colle potrebbe esserci nella mattinata di venerdì.
Una situazione incerta che rischia di spaccare il MoVimento. I dissidenti aumentano giorno dopo giorno e Vito Crimi è chiamato in queste ore a ricucire lo strappo. Un aiuto alla linea pro-Draghi arriva anche dal premier uscente Giuseppe Conte: “Se fossi iscritto a Rousseau, voterei sì al presidente incaricato“.